deutschland.
berlin.

The Sunflower Hostel

Helsingforser Strasse 17

10243 Berlin

Tel: 0049 - 030-44044250

Fax: 0049 - 030-57796550

hostel@sunflower-hostel.de

www.sunflower-hostel.de

10 minuti a piedi dalla stazione del metro di Warschauer Strasse (linea U-bahn e linea S-bahn)

Non aspettatevi una guida su monumenti, musei e locali tipici, sia pure in tre righe. Potete sempre andare a comprare una delle tante in commercio o, come il sottoscritto, spulciare le parti più interessanti e magari copiare gli indirizzi utili. La capitale tedesca ritrovata è, ancor prima che una meta turistica, un luogo della mente e un laboratorio di idee. Città aperta, tollerante e alternativa, è una metropoli giovane capace di entrarvi nelle vene e di trasmettervi il suo spirito libero Magari non subito, il primo impatto può anche essere freddo e metallico. Anche se, almeno durante la scorsa estate, non mancava l'afa. Ma, in breve tempo, scoprirete isolati apparentemente spenti che brulicano di locali notturni, il moderno e il classico in combinazioni impreviste, persone che non vi giudicano per l'abito che indossate, un quartiere costruito ex novo da Renzo Piano ma non disumano come la Bicocca, il centro sociale più grande d'Europa, la collezione del Moma in esposizione (questa me la sono gustata io ed è ormai tornata nella sua casa newyorchese, ma le mostre interessanti non mancano mai) e tante altre belle sorprese. Oltre ai numerosi parchi e musei e ai monumenti-simbolo della città (a cominciare dalla Porta di Brandeburgo). Un consiglio spassionato: fermatevi almeno 5 giorni, se non una settimana. Servono non solo per visitare la città nei suoi aspetti più interessanti (e dovrete tenere un buon ritmo), ma anche per entrare nel suo spirito. Vi aiuterà nell'impresa un'ottima rete di trasporti pubblici (soprattutto le numerose linee delle metropolitane S-bahn e U-bahn) e, se siete ben allenati, l'uso della bici (con piste ciclabili e appositi semafori in tutte le strade). Ultima imbeccata: anche se non siete votati alla vita notturna, almeno per una sera avventuratevi nei ristoranti, nei locali e nei discobar. Scoprirete personaggi interessanti e stravaganti, incontrerete gente non ostile e prevenuta verso gli sconosciuti, riuscirete a mangiare anche bene senza subire salassi dal portafoglio. Alcuni club sono letteralmente underground e dovrete andare a scovarveli con pazienza. Se quindi vi sentite vagamente bohémien, amate vagare di notte, non ve la tirate e cercate gente a voi affine, ebbene avete trovato la vostra patria elettiva e alla partenza vi verrà un magone non indifferente (quando sul volo del ritorno due tristissimi manager milanesi hanno attaccato a parlare di lavoro mi è venuta una gran voglia di piangere e di picchiare la testa sull'oblò).

Uno degli aspetti migliori del mio soggiorno berlinese è stato l'ostello del girasole, scelto su internet e davvero azzeccato. Situato nel quartiere di Friedrichshain (ex Berlino Est), non è lontano da dove è ancora in piedi, per un chilometro circa, il famoso Muro coperto di scritte e graffiti. Una strada senza uscita, chiusa su un lato da un muretto, porta all'ostello. L'ingresso è un'accogliente sala variopinta e psichedelica, con tavoli, sedie e divani sempre occupati da ragazzi ed ex ragazzi intenti a scrivere, a fare amicizia o a scolarsi una birra Berliner. Superata la sala si arriva alla reception, aperta 24 ore su 24. Qui i ragazzi dello staff, generalmente cordiali e collaborativi, vendono bottiglie di birra e vino, magliette e danno informazioni sui locali notturni. Le camere sono pulite, ognuna addobbata e colorata in modo diverso. Si può dormire in quadruple, triple, doppie, singole, in appartamenti per 2-4-6 persone e in dormitori da 6 o da 8 (con letti a castello e con maschi e femmine nella stessa stanza).

In un dormitorio da 6, tranquillo e spazioso, ho speso 15 € a notte (con lenzuola e federa gratuite). Uno dei vantaggi del Sunflower è la facilità nel conoscere gente. Basta piazzarsi a un tavolo, magari tra le 20 e le 21, e aspettare, magari sbirciando una guida della città. Non sarà difficile attaccare discorso con qualcuno, sia che si tratti di uomo o donna, di singolo o gruppetto, di noioso (ma è raro incontrarne) o divertente, di americano o australiano, di tedesco o italiano. Se siete fortunati potrà capitarvi che vi offrano da bere, e comunque sarà facile unirsi a loro per cenare e per fare tardi. E anche se le vostre nuove conoscenze non saranno recuperabili per le serate successive, o non si saranno rivelate abbastanza interessanti, si avranno altre occasioni e si potrà anche innescare un circolo virtuoso di nuove amicizie e gruppi da formare. Qualcuno potrà pensare, visto i giudizi così positivi sull'ostello, che il sottoscritto sia una sorta di pr o procacciatore di clienti. Posso rispondergli che tutte queste lodi sono meritate. Anche se a Berlino esistono altri ostelli molto buoni (come l'Odyssee in Grunberger Strasse 23, che ho visitato e non è lontano dal Sunflower). A luglio e agosto o nel periodo di Capodanno, soprattutto se si è in gruppo, conviene prenotare e lo si può fare sul sito dell'ostello.