Albergo
Stazione
di Vezzani Giovanni e C.
Piazza Castellina, 1
44100 Ferrara
Tel. e Fax 0532-56565
DI FRONTE ALLA STAZIONE
|
Ferrara segna il confine. Città
chiusa in un cul de sac tra Po, Delta, Romagna e Veneto. Lontano
dalla (via) Emilia Paranoika che pulsa qualche kilometro più a sud
verso la grassa Bologna. Qui si respira l'aria malsana della bassa, con
folate di tiepido sole che illumina gli stretti vicoli porticati e la ricca
popolazione di provincia sorride sempre, ben disponibile a mostrare i denti
d'oro.
Ma parliamo del mitico Albergo Stazione.
Come dice il nome si trova a non più di 200 metri dalla stazione
(ideale quindi per chi arriva in treno). E' situato all'interno di un complesso
residenziale moderno, e tiene due piani del palazzo centrale.
Diciamo subito che la qualità
non è da grand hotel - ricorda di più (e forse lo è)
un albergo a ore... I dettagli delle camere sono però curati e un po'
teatrali.
Alle finestre (senza balconi) troviamo veneziane stile
office americano; appeso alla parete, di fianco al letto, un telefono nero
anni '50; il classico letto della nonna con il materasso alto 1 metro e
1/2 e vecchi armadi e comò completano l'arredamento. Camere con
e senza bagno (al massimo lavandino e bidét). Il prezzo di una doppia
(senza bagno) è di 40€.
Pur essendo praticamente in periferia,
il centro è a meno di 15 minuti a piedi. Attraversando le mura e passando
di fianco allo stadio della SPAL, si arriva velocemente in piazza del Municipio.
Mi raccomando, non entrate dentro le mura con la macchina: la multa per
il parcheggio in zona riservata ai residenti ammonta a 92€... |
le valli di comacchio:
a 50 km da Ferrara sorge, a ridosso
del delta, Comacchio, l'ultimo brandello di terra prima del mare.
Un luogo diafano, indefinito, che
non è più terraferma e non ancora mare.
In mezzo ad acquitrini, aironi, anguille,
l'atmosfera è di una malinconia crepuscoliana. Ideali le nebbie
autunnali
per avvolgere il campanile dell'abbazia di pomposa o i cipressi del bosco
di mesola.
Lungo le stradine sterrate che costeggiano
le paludi, di tanto in tanto, sorge un casolare, con le reti appese sull'acqua e un
filo di fumo che profuma di pesce alla griglia.
soundtrack: dead can dance,
joy division, bauhaus. |