salento.
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gallipoli.
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Trattoria
"Le Fontanelle"
Prenotazione
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La
cosa che più mi disturba è aver scoperto questo luogo solo
dopo 9 anni che frequento il Salento.
Come molti ristoranti della provincia, sopravvissuti al caroprezzi dovuto all'ondata di turismo e alla nascita della movida leccese, il rapporto qualità-prezzo è quasi imbarazzante, soprattutto per chi proviene dal nord. E a maggior ragione considerando che si mangerà esclusivamente pesce. Il locale, nato una ventina di anni fa e gestito da una numerosa famiglia (Luciano in cucina, più varie figlie e nipoti ai tavoli), ha l'aspetto della più classica osteria del porto, solo che in questo caso non è una parvenza per darsi un tono casereccio-folkloristico… Pochi tavoli in un unico ambiente, oggi anche più ampio rispetto al passato, soffitto alto con volte bianche intonacate, alle pareti foto color seppia della vecchia Gallipoli, reti di pescatori, madonne con ex-voto annessi… I tavoli in legno sono coperti da tovaglie di carta e bicchierini da vino, pronti ad essere riempiti. Il vino (bianco) della casa è leggermente frizzante, ma esiste anche una discreta cantina di vini in bottiglia soprattutto della zona di Salice. E via con le portate: tenetevi forte e soprattutto state molto leggeri durante il giorno… Si comincia con gli antipasti della casa (mi raccomando bisogna dire: "fate pure voi…"): polipo in insalata, cozze racanate, polpettine di polipo, gamberoni crudi al limone, frittelle di seppie, alici marinate e naturalmente un vassoio di frutti di mare freschissimi (antitifo): cozze, vongole, ostriche, fasolari, noci, piedi di capra… Di primo si spazia dal risotto alla pescatora, ai cavatieddhi (pasta fresca locale) agli scampi, alle linguine allo scoglio. Mentre di secondo consiglio una frittura eccezionale che, ai soliti calamari, aggiunge gamberoni corposi e trigliette croccanti. Non mancano pesci alla griglia (branzini e orate). Costo totale (compreso dolce-caffè-grappino): 26 euri!!! Occhio a finire tutto altrimenti Luciano si offende, e a fine cena potrebbe redarguirvi: "Voi non siete come lo zio Marcello però…" |
Gallipoli
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