Tra le colline lucchesi, terra sapida e schietta, si cela un piccolo tesoro, fatto di delicatezze per il palato e di belle persone.
Lungo la strada che scende dal grazioso paesello di Montecarlo (occhio a non fare confusione; quello nel Principato è in assoluto uno dei posti da evitare per il cheap roader) l’ignaro viandante non noterebbe quasi mai la casa leggermente in curva con un’insegna non particolarmente appariscente o invitante: Da Natale.
Colui che vi scrive era giunto in loco, su consiglio di una gentile lucchese, per cenare con un’allegra compagine di amiconi in un altro ristorantino a buon mercato, risultato poi essere chiuso.
È bastato chiedere nel bar della piazzetta centrale a dei meravigliosi ottuagenari (in questi casi non ci si può sbagliare mai) per salvare i pellegrini stanchi e affamati e ricevere la chiave della porta del paradiso culinario.
Giunti infine nel localino, che all’interno si rivela del tutto accogliente e arredato con gusto sobriamente raffinato, ecco la signora Anna Maria, anzi l’Anna Maria.
Questa gagliarda e affascinante quarantenne vi sistemerà al tavolo con garbo e semplicità; ma cari signori maschi non innamoratevene troppo, perché dai fornelli potrebbe far capolino il compagno nonché cuoco Natale, un omone affabile che vi delizierà con i suoi manicaretti.
Si comincia beatamente con salumi e affettati delicatissimi (anche il viaggiatore più parsimonioso si può concedere talora un antipasto), tanto per rifarsi il palato.
Poi, tenetevi forte per l’emozione , ecco i sontuosi primi piatti: pappardelle al ragù di cinghiale (un classico della cucina toscana) ma anche al sugo succulento di lepre (sempre che vi piaccia la selvaggina).
Quindi il tempo trascorre lieto, tra discorsi e celie, quanto basta per una serena digestione.
Anche perché i secondi vengono elargiti dall’Anna Maria a livello industriale nella quantità e sopraffino nel sapore: ancora il sontuoso cinghiale, in umido con polenta, e carne alla griglia ottima, con certi salsicciotti da infarto.
Ma niente paura, qua è tutto davvero genuino; neanche abbuffandovi vi sentirete male, anzi sarete in gran forma, grazie anche al fantastico vino rosso della casa.
L’Anna Maria coccolerà la vostra voracità con un tenue sorriso e sarà quasi impossibile rifiutarle il tiramisù, degno finale di una cena indimenticabile.
Per concludere due modesti consigli.
Prima di tutto il ristorante ha pochi coperti e, anche se capita di trovare posto il sabato sera senza prenotare, se pensate di capitare in zona fatelo comunque: per nulla al mondo potete perdervi questa esperienza esaltante, spendendo oltretutto 15 al massimo 20 Euro (bevande incluse).
Infine se siete pantagruelici , portatevi appresso degli amici inappetenti, così da gustare le portate senza limiti quantitativi. Se non lo siete, è probabile che qua possiate diventarlo!

a due passi da lucca:
se capitate nei pressi di Lucca, ma anche al mare in Versilia, non potete mancare questa gita gastronomica nelle docili colline del Lucchese, a ridosso della Garfagnana e a pochi chilometri da Montecatini.
Per chi viaggia sulla A11 Firenze-Mare l'uscita è Altopascio. Per chi proviene invece da Lucca è più veloce e panoramica la strada per Pescia-Collodi.