Indice delle poesie

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SE HAI DELLE ONDE MISURALE CON TE STESSO

PREMIO DI POESIA

1° EDIZIONE, APRILE 2004

 

Lame

 

Lei, si può definir così ancora?

donna alla fine di una storia

guardarsi i piedi in un gesto ripetuto centinaia di volte

nel corridoio di una casa di riposo

sedute, entrambe, in attesa

La delicatezza pesantissima della rassegnazione

trasuda da tutto

dalla lentezza dei gesti

dalla mancanza di inquietudine nello sguardo

dalle mani

Dilatazione spaventosa del tempo

Calze corte non più timide

e una vestaglia dai toni che non devono stupire

Grida su tutto una sola cosa

una sola cosa si ribella

è una borsa, una borsetta tenuta tra le mani

un'abitudine lo so, ovvietà di un'epoca

ma pur sempre una borsetta

Cosa ci potrà mai essere dentro?

a cosa mai potrà servire in quel corridoio costruito per il nulla,

in quella estenuante attesa?

Lame, lame, lame

Come la teneva non lo dimenticherò

Simbolo di una dignità che sopravvive

Denuncia forte di esistere ancora come persona

Chiedere gentile a un'infermiera

se è ora di cambiare il sacchettino

no, è stato cambiato da poco

momento non piacevole

ma momento richiesto

per sconfiggere il tedio

lì, Sovrano

Poco distante il dondolio silenzioso di un'altra donna

per un dolore insistente e forte a un braccio

Credo di essere morta e resuscitata in poco tempo migliaia di volte,

in continuazione

Lame, lame lucenti

specchi improvvisi sull'esistenza

e su un tempo

che non tornerà