SE HAI DELLE ONDE MISURALE CON TE STESSO
PREMIO DI POESIA
3° EDIZIONE, SETTEMBRE 2006
Visioni.
Sottile confine, schiacciato,
tra due ali, opposte sovrapposte,
il tempo fa il cerchio,
vola immobile,
si muore dentro,
e rinasce rinnovato,
proprio nell'attimo in cui è nato.
A volte al contrario,
volo, tra freni e zavorre,
tra le mie guerre da guerreggiare,
effetti collaterali da trascurare,
amori da amare, doni da donare,
giochi da giocare,
velieri, alla dogana delle bambole,
naufragati, da abbandonare.
Un altro cerchio, un'altra visione,
la gioia, nata e rinata,
nel senza fine,
per tutte le dogane passa.
La sera rosa piombo,
scende, strisciando lentamente,
il ronzio d'ambra,
caldo, biondo, si quieta,
nei nidi bianchi
dei fiori di ciliegio,
con vocine di bambini,
tra vecchi muri,
fischiando e ridendo,
basse, sfrecciano le rondini,
nel cielo, finestra spalancata,
chiaro, zaffiro profondo,
lontana, pensierosa, brilla una stella.
Stupita, si alza nel silenzio,
sospesa su una zampa sola,
una singolare ninna nanna,
sbatacchiata da un becco di cicogna.
(*"La realtà è così come la vediamo, solo che non la vediamo tutta", frase colta al "Museo del contadino romeno", Bucarest agosto 2004)