- Il ghiaccio nello shaker
deve essere a pezzi, non tritato (a meno che non via sia diversa indicazione
nella ricetta).
- Il succo di limone o
d’arancia va messo prima di tutti gli altri ingredienti, ad eccezione
dello zucchero.
- La scorza di limone o
d’arancia va privata della pellicina bianca interna.
- Lo shaker va usato in
due tempi: prima si scuote vigorosamente, poi va lasciato riposare un attimo,
quindi si scuote una seconda volta, ma con più delicatezza.
- L’angostura va usata
con parsimonia: uno spruzzo dall’apposita bottiglia equivale a tre gocce.
- I bicchieri non vanno
mai riempiti fino all’orlo, ma solo per tre quarti.
- Per miscele bollenti,
scaldare prima il bicchiere, affinché non si rompa.
- Lavare sempre il
ghiaccio prima di usarlo.
- Non preparare più di 4
porzioni per volta, per evitare miscele troppo annacquate.
- L’oliva o la ciliegia
va messa nel bicchiere prima di versarvi il cocktail.
- La successione degli
ingredienti è: ghiaccio, zucchero, succo di limone o d’arancia, liquori,
angostura.
- Il corredo da cocktail
deve comprendere: shaker, mixer, un cucchiaino a manico lungo, un
bicchiere-misurino per dosare i liquori, il colino, il secchiello per il
ghiaccio, il sifone da seltz, lo spremilimone.
- Con i cocktails si
servono olive, mandorle o noccioline tostate, ciliegine o patatine.
- Short drinks sono i
cocktail che vanno serviti in bicchieri piccoli.
- Long drinks sono miscele
allungate con soda o seltz e serviti in bicchieri alti con cannuccia.
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