TANGERINE DREAM
MEDITAZIONI ELETTRONICHE
1970-1974
Forse il più grande gruppo di musica elettronica nella prima metà degli anni '70, i Tangerine Dream si sono lentamente avviati verso una musica sempre più dichiaratamente commerciale, fino ad approdare alla new age degli ultimi anni. Ma i primi cinque dischi restano a mio avviso delle vere e proprie pietre miliari della musica cosmica.
Fondata tra il 1966 ed il 1967 da Edgar Froese, chitarrista hendrixiano, la band registra il suo primo album alla fine del 1969, con una line up straordinaria che purtroppo avrà vita breve: Froese suona chitarre, piano ed organo, affiancato alla batteria da Klaus Schulze ed agli archi (violino e violoncello) da Conrad Schnitzler. L'album (ancora oggi un capolavoro dopo più di 35 anni) è in realtà un vero e proprio manifesto dell'undeground berlinese dei tempi, una sinfonia di distorsioni, di percussioni ipnotiche e senza respiro, di lancinanti abbozzi di melodie squarciati da una furia inarrestabile. Nulla sembra poter frenare chitarra e batteria in un viaggio attraverso un cervello che brucia. L'esplorazione del cosmo parte da sé, dalla vita insufflata da sadici dèi, le cui risa di scherno si confondono a sibili astrali; il frenetico rullare si fa già presagio del vuoto, riportando tutto ad una sorta di (danza) rituale. L'intera esistenza è rappresentata in una manciata di minuti, tra Rabbia non riconciliata ed il fascino dell'inevitabile Nulla.
"Ed è il pensiero della morte che, in fine, aiuta a vivere" (Umberto Saba, Sera di febbraio); musica senza compromesso alcuno, in cui anzi il compromesso è rappresentato proprio nell'incedere dell'album. In conclusione, torniamo al punto di partenza, pronti a risorgere, in un percorso che ha non pochi rimandi a 2001: odissea nello spazio: e non c'è spazio per alcuna salvezza. Indubitabilmente uno degli album più importanti della storia del rock, da non liquidare come una scopiazzatura dei primi Pink Floyd.
Tracklist 1. Genesis 5:57 2. Journey Through A Burning Brain 12:32 3. Cold Smoke 10:48 4. Ashes To Ashes 3:58 5. Resurrection 3:21 |
Christopher Franke, batterista ed ex componente degli Agitation Free, entra nella band al posto di Schulze. Steve Schroyder completa la formazione sostituendo Schnitzler; i sintetizzatori sono rafforzati da Roland Paulyck. Alpha Centauri è l'album che segna davvero la nascita della musica cosmica, iniziando l'esplorazione del cosmo solo accennata nel primo album. Senza preamboli, ci troviamo subito nel Terzo Sistema; l'astronave è giunta quasi a destinazione e noi ci svegliamo (probabilmente da una sorta di ibernazione, vedi ancora 2001) al cospetto di un'alba sconosciuta. La Comas Sola attraversa il firmamento, destinata ad una collisione rappresentata in un'evidente ripresa del sound di Electronic Meditation, anche se il drumming è un po' più lineare.
La title-track è una lunga suite di 22 minuti: Alpha Centauri è finalmente davanti a noi, in un visionario approdo alla Conoscenza vediamo pianeti, altre forme di vita, astronavi e strani oggetti astrali. Il meraviglioso flauto di Udo Dennebourg ci accompagna in questo viaggio, il cui culmine è rappresentato da visioni di straordinaria Bellezza, cui fa da contrappunto, similarmente al primo album, il perdersi nel Nulla. Straordinario il finale del brano, ipnotico e straniante, pura musica cosmica nel senso più compiuto.
Tracklist 1. Sunrise In The Third System 4:20 2. Fly And Collision Of Comas Sola 13:23 3. Alpha Centauri 22:04 |
Con Zeit (Tempo) la band approda alla "storica" formazione degli anni '70, con l'ingresso di Peter Baumann. Steve Schroyder suona ancora occasionalmente l'organo, mentre il grande Florian Fricke dei Popol Vuh suona il moog. Completa l'ensemble un quartetto di violoncelli. E sono proprio i violoncelli ad accompagnarci, con i lunghi accordi dei sintetizzatori, nella prima straordinaria traccia, la nascita delle Pleiadi liquide. Il sound si fa avvolgente, all'ascoltatore non sembra certo di sentire una registrazione, bensì il suono stesso dell'Universo: "Se uscite un attimo per fare pipì o preparare il tè, Zeit diventa la stanza stessa in cui sta suonando" (Julian Cope, Krautrocksampler). In questo album la rappresentazione del Nulla è accompagnata da visioni di grande Dolore, a differenza della Rabbia del primo album e dell'Incanto del secondo. Le tastiere si rincorrono tra sibili ed echi lontani, albe nebulose si manifestano incomprensibili ed apparentemente eterne, su tutto un magma da cui nascono, decisamente inquietanti, le (im)probabilità soprannaturali.
Ed infine, nell'ultima traccia, la messa in scena del Tempo, un incedere vertiginoso in cui la storia del genere umano diviene rapido particolare; di nuovo visioni di mondi sconosciuti, di altre galassie, dell'Ignoto. Difficile non vedere altri rimandi a 2001 in questo capolavoro. Soprattutto, diffidare di chi parla di un album precursore della new age.
Tracklist 1. Birth Of Liquid Plejades 19:50 2. Nebulous Dawn 17:52 3. Origin Of Supernatural Probabilities 19:32 4. Zeit 16:58 |
Atem (Respiro) conferma l'ambizione dei T.D.; probabilmente si parla (ed il cerchio si chiude) del feto che appare alla fine di 2001 (e la copertina sembra confermare questa lettura). Maestoso l'inizio dell'album, con le tastiere accompagnate dalle percussioni di Franke. Il ritmo in pochi minuti si fa sempre più incalzante, fino ad una sorta di implosione che ci conduce ad un sound che discende direttamente da Zeit. A differenza di Electronic Meditation sembra che la vita sia insufflata da Alieni, di cui udiamo di tanto in tanto incomprensibili segnali astrali. Dopo la metà del brano tornano le percussioni, sempre più dimesse, ed il suono si fa decisamente freddo, quasi limitandosi alla semplice "osservazione", così come nelle due tracce successive; in Fauni-Gena l'Uomo è circondato da una Natura ostile, in cui inquietanti canti di uccelli accompagnano le tastiere.
Netta è l'impressione di un forte collegamento con l'album precedente, di cui Atem sembra la continuazione sulla Terra. Il disco è chiuso dalla folle Wahn, in cui i T.D. si esibiscono in versi da scimmie ed urla, cui segue una struggente melodia che troverà sviluppo nel successivo Phaedra. Il respiro dell'Universo e quello dell'Uomo si fondono in questo magnifico album, il cui fascino è forse accentuato dal fatto di restare un po' misterioso e, forse, splendidamente irrisolto.
Tracklist 1. Atem 20:25 2. Fauni-Gena 10:43 3. Circulation Of Events 5:49 4. Wahn 4:31 |
Phaedra è da molti considerato il primo album "commerciale" dei T.D., dal sound reso accattivante per il grande pubblico. Le letture più severe di Phaedra mi sembrano però viziate dal fatto che questo disco sia stato il primo inciso per un'etichetta non indipendente, la Virgin: le ambizioni sono forse inferiori rispetto ai quattro album precedenti, il sound ricorda a tratti quello di Zeit e soprattutto quello di Atem; ma più che reso accessibile il suono mi sembra ulteriormente scarnificato, completando così in realtà il percorso dei due dischi precedenti. L'esplorazione del cosmo ci ha riportati sulla Terra, ed ora in una dimensione intima, magistralmente rappresentata dal sound "liquido" e dal tono dimesso dell'intero album.
Album di elettronica pura, consacrato dal fantastico live nella cattedrale di Reims del 13 dicembre 1974, Phaedra sembra una lunga outro. Particolarmente riuscita la title-track, viaggio nelle profondità marine, nella cui parte finale troviamo suoni simili a versi di gabbiani; di nuovo un incanto, stavolta terreno, ci sorprende: il viaggio è davvero finito.
Tracklist 1. Phaedra 16:45 2. Mysterious Semblance At The Strand Of Nightmares 10:35 3. Movements Of A Visionary 7:55 4. Sequent C' 2:17 |
Peter Baumann lascerà il gruppo nel 1977, Christopher Franke nel 1987. Gli album successivi al 1974 si possono a grandi linee dividere in 4 periodi:
Discografia completa |
|||
1970 |
Electronic
Meditation |
|
***** |
1971 |
Alpha Centauri |
|
**** |
1972 |
Zeit (Largo in 4 Movements) |
Double
LP |
***** |
1973 |
Atem |
|
***** |
1974 |
Phaedra |
|
**** |
|
|||
1975 |
Rubycon |
|
*** |
1975 |
Ricochet |
Live
LP |
* |
1976 |
Stratosfear |
|
* |
1977 |
Sorcerer |
Soundtrack |
* |
1977 |
Encore |
Double
live LP |
** |
1978 |
Cyclone |
|
*** |
1979 |
Force
Majeure |
|
*** |
|
|||
1980 |
Tangram |
|
* |
1980 |
Pergamon
- Live at the Palast der Republik [Quichotte] |
Live
LP |
* |
1981 |
Thief |
Soundtrack |
* |
1981 |
Exit |
|
- |
1982 |
White
Eagle |
|
- |
1982 |
Logos
- Live at the Dominion |
Live
LP |
** |
1983 |
The
Keep |
Soundtrack - Bootleg |
* |
1983 |
Hyperborea |
|
- |
|
|||
1983 |
Wavelength |
Soundtrack |
- |
1983 |
Risky
Business |
Soundtrack |
- |
1984 |
Poland
- The Warsaw Concert |
Double
live LP |
* |
1984 |
Firestarter |
Soundtrack |
- |
1984 |
Flashpoint |
Soundtrack |
- |
1984 |
Heartbreakers |
Soundtrack |
- |
1985 |
Le
Parc |
|
- |
1986 |
Shy
People |
Soundtrack |
- |
1986 |
Legend |
Soundtrack |
- |
1986 |
Green
Desert |
|
* |
1986 |
Underwater
Sunlight |
|
- |
1987 |
Near
Dark |
Soundtrack |
* |
1987 |
Three
O´Clock High |
Soundtrack |
- |
1987 |
Canyon
Dreams |
Soundtrack |
- |
1987 |
Tyger |
|
- |
1988 |
Livemiles
- Concerts in Albuquerque 1986 e West Berlin 1987 |
Live
LP |
** |
|
|||
1988 |
Optical
Race |
|
- |
1988 |
Dead
Solid Perfect |
Soundtrack |
* |
1989 |
Lily
on the Beach |
|
- |
1989 |
Miracle
Mile |
Soundtrack |
- |
1990 |
Melrose |
|
- |
1990 |
Destination
Berlin |
Soundtrack |
- |
1990 |
L’Affaire
Wallraff [The Man Inside] |
Soundtrack |
- |
1992 |
Rockoon |
|
- |
1992 |
Quinoa |
Fanclub
LP |
- |
1993 |
220
Volt Live |
Live
LP |
- |
1994 |
Turn
of the Tides |
|
- |
1994 |
Catch
Me if You Can |
Soundtrack |
- |
1995 |
Tyranny
of Beauty |
|
- |
1995 |
Dream
Mixes 1 |
Double
remixes LP |
- |
1996 |
Goblin’s
Club |
|
- |
1997 |
Dream
Mixes 2 - Timesquare |
|
- |
1997 |
Tournado
(Live in Europe 1997) |
Live
LP |
- |
1998 |
Ambient
Monkeys |
|
- |
1998 |
Dream
Encores |
Live
LP |
- |
1998 |
The
Hollywood Years 1 |
Soundtrack |
- |
1998 |
The
Hollywood Years 2 |
Soundtrack |
- |
1998 |
Oasis |
Soundtrack |
- |
1998 |
Quinoa
Extended |
|
- |
1998 |
Transsiberia |
Soundtrack |
- |
1999 |
Valentine
Wheels (Live in London 1997) |
Live
LP |
- |
1999 |
Sohoman
(Live in Sydney 1982) |
Live
LP |
* |
1999 |
What
a Blast! |
Soundtrack |
- |
1999 |
Architecture
in Motion [What a Blast Minus Two Tracks] |
Soundtrack |
- |
1999 |
Mars Polaris |
- |
|
1999 |
Great
Wall of China |
Soundtrack |
- |
2000 |
Soundmill
Navigator (Live at the Philharmonics 1976) |
Live
LP |
* |
2000 |
Antique
Dreams “Old rarities” |
|
- |
2000 |
The
Seven Letters from Tibet |
|
- |
2001 |
Dream
Mixes 3 - The Past Hundred Moons |
|
- |
2002 |
Inferno
(1st part of Dante Alighieri's - La Divina Commedia) |
|
- |
2003 |
Mota
Atma |
Soundtrack |
- |
2004 |
Dream
Mixes 4 |
|
- |
2004 |
Rockface
(Live in Berkeley 1988) |
Live
LP |
- |
2004 |
Purgatorio
(2nd part of Dante Alighieri's - La Divina Commedia) |
Double
LP |
- |
2004 |
East
(Live in East Berlin 1990) |
Live
LP |
- |
2004 |
Arizona
(Live in Scottsdale 1992) |
Double
live LP |
- |
2005 |
Rocking
Mars (Live at Klangart festival 1999) |
Doub |
- |
2005 |
Jeanne
D'Arc |
|
- |
2005 |
Vault
4 -
Brighton 1986 |
Double live LP |
- |
2005 |
Vault
4 -
Cleveland 1986 |
Double live LP |
- |
2005 |
Paradiso (3rd part of Dante Alighieri's - La Divina Commedia) |
Double LP |
- |
2005 |
Phaedra 2005 |
|
- |
2006 |
Blue Dawn |
|
- |
2006 |
Paradiso |
Doub |
- |
2006 |
TD Plays TD |
|
- |
2006 |
Metaphor |
Limited edition EP |
- |
2006 |
Springtime in Nagasaki |
Limited edition LP |
- |
2006 |
Sleeping Watches Snoring in Silence |
Limited edition EP |
- |
2007 |
Madcaps Flaming Duty - Dedicated to the memory of Syd Barrett |
|
- |
2007 |
Bells of Accra |
Limited edition LP |
- |
2007 |
Summer in Nagasaki |
Limited edition LP |
- |