DI GRUPPI IMMAGINIFICI E DI DISCHI IMMAGINARI.
PERE
UBU:
THE BEST Scrivere dei Pere Ubu,
un gruppo che è a) in azione dal 1976, b) universalmente
riconosciuto fra i più importanti e intriganti della storia del rock e,
soprattutto, che c) staziona nelle parti
alte della nostra personale top ten, è questione delicata. C'è il rischio di
riversare nell'ipotetico articolo una valanga di informazioni, di superlativi,
di aneddoti, di impressioni che lo intaserebbero irrimediabilmente, spazientendo
il fruitore esperto e scoraggiando il lettore neofita. Allora, signori e signore, è d'uopo incuriosire e incuriosirci. Qualche mese fa si è svolto sul sito del gruppo (www.ubuprojex.net) un reader 's poll su quelli che dovrebbero essere i greatest hits della band di Cleveland, probabilmente in vista della prima compilation su 2 CD in più di un quarto di secolo di carriera. Ecco allora le nostre 35 preferenze richieste (in ordine cronologico): |
1) Final Solution 2) Nonalignment Pact 3) The Modern Dance 4) Chinese Radiation 5) Real World 6) Over My Head 7) Navvy 8) Dub Housing 9)
Caligari's Mirror 10) Ubu
Dance Party 11)
Codex 12)
Goodbye 13)
Kingdom Come 14) Loop 15)
Rounder 16)
Horses 17) Use
Of A Dog 18)
Thoughts That Go By steam 19) Big
Ed'used Farm 20)
Something Gotta Give 21) We
Have The Technology 22)
Breath 23)
Waiting For Mary 24)
Monday Night 25) Over
The Moon 26)
Winter In The Firelands 27)
Kathleen 28)
Story Of My Life 29) Last
Will And Testament 30)
Folly For Youth 31)
Vacuum In My Head 32)
Silent Spring 33) Mr.
Wheeler 34) 333 35) Lisbon |
Ed
ecco le 40 canzoni entrate nel poll
( in ordine alfabetico) 30 Seconds Over Tokyo, Beach Boys, Birdies, Breath, Bus Called Happiness, Busman's Honeymoon, Caligari's Mirror, Chinese Radiation, Codex, Come Home, Dark, Dub Housing, Fabulous Sequel, Final Solution, Folly Of Youth, George Had A Hat, Go, Goodbye, Heart Of Darkness, Heaven, Humor Me, I Will Wait, Laughing, Misery Goats, Modern Dance, My Dark Ages, Navvy, Nonalignment Pact, Oh Catherine, On The Surface, SAD.TXT, Slow Walking Daddy, Small Was Fast, Street Waves, Ubu Dance Party, Waiting For Mary, Wasted, We Have The Technology, Woolie Bullie, Worlds In Collision. Incrociando le due classifiche salterebbe fuori un unico Cd con la seguente track-list: |
Final
Solution Nonalignment
Pact The
Modern Dance Chinese
Radiation Navvy Dub
Housing Caligari's
Mirror Ubu
Dance Party Codex Goodbye We Have
The Technology Breath Waiting
For Mary Folly
For Youth |
di cui ne immaginiamo
prontamente la recensione, bruciando sui tempi la concorrenza, ma ricordando
doverosamente che già nel 1978 il compianto Tamburini, l'inventore di Ranxerox,
aveva scritto di un disco virtuale dei Pere Ubu: "The Ship Sails At Midnight" ne era lo sfizioso titolo.
La partenza dell'album
è strepitosamente ed ereticamente rock, con
tre brani dal peso specifico altissimo, energia condensata, tensione elettrica
che non si allenta mai, neanche quando gli strumenti abbandonano le loro parti
per pennellare astratti ambienti sonori e divagarci dentro. Menzione
speciale per i cori di "Final Solution", il riff di
di "Nonalignment Pact" e l'assaggio di found voices per
"The Modern Dance". Poi c'è "Chinese Radiation", bella e
impossibile, fatta di sibili,
sovraincisioni di altri dischi, orchestrazioni
sconnesse, senza baricentro, eppure unico prototipo credibile di ballata sulla
catastrofe nucleare. "Navvy"
è tribale, cabarettistica e pop allo stesso tempo, mentre "Dub Housing"
e "Caligari's Mirror" sono inquietanti costruzioni mentali che si materializzano grazie a sopraffini dosaggi di
strumenti, voci e cori. "Ubu Dance
Party" tiene fede al suo titolo: festa patafisica, con la band che
mette in scena la più surreale performance che si possa ottenere con corde,
tasti, pelli e polmoni. Fraseggi
orientaleggianti e disperati in collisione/fusione con suoni e ritmi industriali
caratterizzano "Codex" e, in maniera e misura minori, "Goodbye", quest'ultima
percorsa da febbricitanti interventi vocali. Il trittico successivo appartiene al periodo della cosiddetta
"svolta pop" o "normalizzazione " del gruppo, termini che, a
nostro avviso, lasciano il tempo che trovano di fronte ad una scrittura musicale
di prim'ordine, che presenta una ulteriore sfaccettatura del canovaccio creativo
e fornisce una prospettiva diversa all'ispirazione mai latitante dei Pere Ubu.
In particolare "Breath
" gioca a richiamare, con il titolo e con alcuni ammiccamenti ritmici, la
"Every Breath You Take" dei
Police, ma, credeteci, è ancora l'arguta follia dei nostri a manifestarsi, un
bislacco ammonimento a considerarli "dentro" il rock e non velleitari
oltranzisti sonori chiusi in tentativi di sperimentazione di dubbia efficacia.
Con l'ultimo brano, "Folly For The Youth", una cavalcata elettrica
condotta dal basso mentre imperversano rumori sintetici e chitarre in
fibrillazione, con la stralunata voce di David Thomas, vero marchio di fabbrica
della band, che ammonisce: "…I wanna be a raygun…", si
chiude il cerchio e si ritorna alle atmosfere di "Final Solution".
Un ipotetico capolavoro,
insomma, da comprare ad occhi chiusi con moneta onirica e in più esemplari per
prevenire il deterioramento delle copie (quelle di fantasia sono le più fragili
di tutte: basta un nonnulla e vanno in fumo).
Ma aspettate un
momento, perché perdersi le incursioni nel folk, gli ammiccamenti al jazz, gli
affondi nell'astrattismo elettronico, le contrazioni funky che in questa
raccolta sono sacrificate in nome di una compattezza e coerenza encomiabili, ma
che rischiano di occultare il senso dell'avventura e della provocazione
che appartengono a pieno titolo al patrimonio genetico degli Ubu? E poi, perché rinunciare alle bellissime copertine che impreziosiscono
la stragrande maggioranza dei loro parti discografici? Meglio quindi procurarsi
più titoli possibili del catalogo. E
poiché non vorremmo ulteriormente influenzare chi ci legge con un ulteriore
selezione, concludiamo con l'elenco, completo e anch'esso in ordine cronologico,
di tutti i long playing in studio, nessuno dei quali meno che buono, dello
stupefacente complesso. |
The Modern Dance (1978) Dub
Housing New Picnic Time (1979) The Art
Of Walking Song
Of The Bailing Man The
Tenement Years Cloudland Worlds
In Collision Story
Of
My Life Raygun
Suitcase (1995) Pennsylvania St.
Arkansas (2002) |
Buoni ascolti da |